La stagione delle allergie è alle porte e con l’allentamento
delle misure di contenimento dell'infezione da nuovo coronavirus
si avrà una maggiore esposizione non solo ai pollini ma anche
potenzialmente al Sars-Cov-2. Per superare il dubbio di
manifestare sintomi allergici o da contagio da Covid-19 è
importante quindi distinguerne.
Gli allergeni responsabili sono i pollini, immessi nell’aria che
respiriamo da diversi tipi di piante che fioriscono in primavera
e, a differenza di chi non ne soffre, negli individui allergici,
il sistema immunitario non riconosce gli allergeni come innocui
e reagisce al contatto con essi, portando alle reazioni
allergiche.
Quest’anno, rispetto al 2021, possiamo uscire un po’ di più (a
seconda del colore della nostra regione) e indosseremo spesso la
mascherina, ma quali effetti avrà questo dispositivo di
protezione sulle allergie?Fondamentale, soprattutto per i
soggetti allergici, è il ricambio dei dispositivi di protezione:
cambiare mascherina almeno ogni due giorni, o trovare un modo
per igienizzarla (senza alcool o disinfettanti a base alcolica)
e pulirla.
Le preoccupazioni
Gli individui che soffrono di asma allergica, rinite o di
malattie dell’apparato respiratorio si preoccupano riguardo al
fatto che indossare una mascherina possa ostacolare la
respirazione portando senso di affanno, mancanza di respiro o
portare al peggioramento dei sintomi allergici.
Se da un lato la mascherina può effettivamente portare a una
sensazione psicologica di fatica a respirare, dall’altro è vero
anche che indossare la mascherina non causa nessun rischio
nell’aumentare le difficoltà respiratorie degli individui
allergici e, in realtà, la mascherina chirurgica può essere un
fattore protettivo in più, filtrando almeno in parte i pollini e
aiutando a ridurre i sintomi
Consigli
È quindi assolutamente raccomandato, per tutti i soggetti
allergici e/o asmatici, di proseguire la terapia di cura per
allergie, attraverso l’assunzione di antistaminici,
corticosteroidi per via inalatoria e/o broncodilatatori,
prescritti dal proprio specialista di riferimento.
Quando una persona allergica vuole uscire di casa, non c’è
alcuna particolare raccomandazione, a meno che la situazione
respiratoria non peggiori repentinamente quando si esce
all'aperto. In tal situazione si consiglia di restare presso il
proprio domicilio, riducendo al minimo le uscite.
Gran parte degli allergologi ci tiene a sottolineare che gli
studi clinici finora analizzati, hanno evidenziato che le
allergie e l'asma allergico lieve, non sono da considerarsi come
un fattore di rischio significativo per l'infezione da Covid-19.
Cosa fare in questi casi e quali tipi di mascherine
prediligere?
In caso di lesioni cutanee da sospetta reazione allergica o
irritativa a mascherina è necessario rivolgersi al medico
curante che potrà prescrivere le cure idonee (per esempio creme
antinfiammatorie, idratanti-emollienti ed eventualmente creme
barriera) e, quando necessario, indirizzare il paziente
all’attenzione dell’allergologo o del dermatologo. Lo
specialista, in base al sospetto e tecniche delle mascherine al
momento dell’acquistoclinico, potrà eseguire test utili a
diagnosticare un’eventuale allergia ad una sostanza che dovrà da
quel momento esser evitata leggendo con attenzione le scheda
Se vuoi approfondire l’argomento oppure chiedere semplici
delucidazioni, non esitare a contattarci. Il nostro team di
professionisti sarà lieto di risponderti.
Lo studio del dottore è in possesso di Autorizzazione Ministeriale in osservanza delle norme imposte dalla legge 626.
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